digital water pavilion
Architetti ed ingegneri del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno progettato un edificio con pareti di acqua controllate digitalmente.
Si tratta del Digital Water Pavilion, una struttura che trova spazio all'ingresso di Expò Zaragoza 2008, esposizione internazionale spagnola sul tema dell'acqua e sviluppo sostenibile.
La struttura ospita un'area espositiva di 330 metri quadrati e due scatole di 12 e 30 metri quadrati che accolgono rispettivamente un centro informazioni e una caffetteria con terrazza.
Per comprendere il concetto di acqua digitale, immaginate una stampante a getto di inchiostro su larga scala, in grado di controllare le gocce che scendono a cascata. Le pareti d'acqua che compongono la struttura consistono in una fila di valvole selenoidi disposte ad una distanza minima l'una dall'altra lungo un canale sospeso in area. Un sistema di controllo digitale consente la chiusura e l'apertura delle valvole ad alta frequenza. L'effetto è quello di una cascata d'acqua che si interrompe in alcuni punti specifici creando una sorta di schermo nel quale i pixel che disegnano le immagini non sono luminosi bensì fatti di aria e acqua. L'intera superfice si trasforma in un display digitale che scorre continuamante verso il basso come una cascata. Non solo le pareti. Anche la copertura del padiglione, presenta in superficie uno strato di acqua. Immaginato come una struttura mobile, il tetto del Digital Water Pavilion è sostenuto da pistoni idraulici che, a seconda delle diverse esigenze, consentono di sollevarlo o abbassarlo. In condizioni di vento troppo forte, i pistoni vengono ad esempio abbassati per una maggiore protezione. In chiusura il tetto viene invece completamente abbassato terminando in tal modo la completa scomparsa della struttura espositiva. Il sogno di una struttura digitale, consiste da sempre nella creazione di edifici interattivi e continuamente riconfigurabili.
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